La previdenza complementare è un sistema di risparmio a capitalizzazione, in cui i contribuenti accantonano volontariamente denaro per destinarlo alla pensione.
Secondo la survey di Insurance Europe in materia previdenziale, in Italia, il 53% dei cittadini non sta risparmiando per la pensione e di questi il 41% dice che non si interessa o non è in grado di farlo per ristrettezze economiche e redditi insufficienti.
Nei prossimi decenni il tasso di sostituzione della pensione, cioè il rapporto tra la pensione e l’ultimo reddito percepito, sarà destinato a scendere. È per questo che definirla “pensione di scorta” è oggi fuorviante. La pensione complementare non è un di più eventuale ma un pezzo fondamentale e imprescindibile del benessere previdenziale.
Vediamo insieme i vantaggi di un fondo pensione:
Gli importi che un sottoscrittore accumula in un fondo pensione non possono essere pignorati o sequestrati da parte dei suoi creditori. La possibilità di sequestrare scatterà solo al momento in cui il beneficiario riscatterà il capitale sotto forma di rendita, nel limite di 1/5 dell’importo percepito
I dipendenti possono decidere di destinare il loro TFR (Trattamento di Fine Rapporto) a un fondo pensione, invece di lasciarlo in azienda. Il lavoratore può così scegliere di aderire ad un fondo pensione senza sostenere un ulteriore esborso, limitandosi ad accantonare il TFR, che in un anno corrisponde circa ad una mensilità dello stipendio
Guarda il video dedicato per sapere se è conveniente destinare il TFR a un fondo pensione!
I fondi pensione sono soggetti a un articolato sistema di controllo, che garantisce il risparmio accumulato e la pensione integrativa futura di chi vi aderisce. Sono tre i soggetti istituzionali che, ognuno nel proprio ambito, si occupano della normativa relativa ai fondi pensione: COVIP, IVASS e Banca d’Italia.